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Cipro: Gli interessi di alcuni Paesi Europei, la Russia e il problema Siriano

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Cipro: Gli interessi di alcuni Paesi Europei, la Russia e il problema Siriano

Come Popolari siamo da sempre interessati alle strategie messe in atto dalle potenze interessate a mantenere la loro supremazia sull’area del mediterraneo. Da diversi anni si evidenziano le discrasie presenti nella politica della Unione Europea riguardo a quest’area ed ai Paesi che vi ricadono.

Il tentativo imposto dalla Unione Europea al Governo cipriota di prelevare forzosamente parte dei risparmi al popolo è una aberrazione della democrazia.

In termini di geopolitica mediterranea è opportuno tentare di ricostruire il quadro complessivo, evidenziando quali avvenimenti interessano la situazione attuale.

Cipro è stato da sempre un problema greco turco, con limitati interessi inglesi dovuti alla presenza di basi militari sull’isola.

Fino a poco tempo fa l’isola di interesse per le grandi potenze era Malta.

Ma alcuni anni fa a Cipro è stato individuato un grande giacimento di petrolio, che ha portato l’isola al centro di grandi interessi strategici. Anche i russi da sempre presenti nell’isola hanno spostato parte delle loro attività da Malta a Cipro.

Il Governo russo ha da sempre sostenuto il Governo cipriota, anche con aiuti sostanziosi, in considerazione della posizione strategica dell’isola e del supporto che può dare all’unico porto militare russo del mediterraneo, concesso dalla Siria.

Con lo scoppio della crisi siriana e l’inizio del duro scontro tra le potenze occidentali e la Russia, sostenuta dalla Cina, riguardo al defenestramento del regime di Assad, è avvenuto un fatto considerato grave dalla Unione Europea. Questa notizia la abbiamo già segnalata alcuni mesi fa, per cui una nave russa carica di armi a causa del mare in tempesta ha trovato riparo in un porto cipriota, in quella occasione il Governo cipriota non ha dato esecuzione ad alcune direttive europee.

Questo comportamento non è stato gradito dalla Francia, dall’Inghilterra e dalla Germania che accusano i governanti ciprioti di essere amici dei russi.

Questo fatto aveva dei precedenti, che noi Popolari, avevamo già evidenziato, come durante la crisi finanziaria e gli scontri sociali, Putin nella sua visita in Grecia aveva dichiarato la disponibilità del Governo russo per concorrere a salvare l’economia greca in cambio di una sua ulteriore presenza militare nel mediterraneo.

Questa mossa di Putin è stata vanificata dai Paesi forti della Unione Europea con l’indizione di nuove elezioni e la nomina di un Governo greco che sta facendo pagare al popolo un prezzo molto alto, come se le malversazioni fossero andate a vantaggio del popolo e non di una oligarchia, vicina al sistema burocratico della Unione Europea.

La stessa mossa è stata tentata con le nuove elezioni a Cipro dove gli amici di Putin sono stati sconfitti a vantaggio del gruppo vicino agli interessi dei Paesi forti della Unione. Questi Paesi hanno cercato subito di replicare l’operazione greca, proponendo di prelevare forzosamente i risparmi del popolo cipriota. Solo che questa volta il Parlamento non ha accettato l’imposizione e la Unione Europea ha dimostrato tutta la sua mancanza di visione strategica, solo nei prossimi mesi conosceremo quanti miliardi di euro, dei Paesi denominati PIGS, verranno ritirati dalle banche favorendo, così, sempre più forme di economia grigia.

18 Ottobre 2012.


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