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La Diocesi Sabina

La Diocesi comprende una circoscrizione territoriale su cui si estende la giurisdizione spirituale e il governo ecclesiastico di un vescovo; prende nome dal luogo in cui sta la chiesa cattedrale e dove il vescovo risiede abitualmente. Nel governo il vescovo è coadiuvato da organi ausiliari: la curia diocesana, il consiglio presbiterale e il collegio dei consultori, il capitolo dei canonici e il consiglio pastorale.

La Diocesi di Sabina

 La formazione della Diocesi di Sabina fu il risultato di una complessa e lunga opera di riaggregazione dei territori delle diocesi paleocristiane di Nomentum, di Cures Sabini, che ne deteneva il titolo originario, e di Forum Novum completatasi, nei tratti essenziali, nel secolo X. 

La diocesi, a partire dal 781 e per buona parte dell'alto medioevo, costituì una sorta di elemento equilibratore, almeno dal punto di vista pontificio, dell'influenza della filoimperiale abbazia di Farfa. La chiesa cattedrale e l'episcopio sorgevano isolati tra le rovine dell'antico municipio romano di Forum Novum con il popolo dei fedeli che accorreva soltanto in occasione delle celebrazioni religiose dai castelli e dai villaggi vicini.

 La fine dei secolo XI segnò l'inarrestabile declino della presenza farfense nell'Area. Nel frattempo i Pontefici avevano iniziato ad estendere progressivamente il loro dominio sull'intero ter-ritorio diocesano, controllato attraverso una maglia sempre più fitta di castra specialia, controllati direttamente, che finì per soffocare i possessi farfensi.